Napoli, 7 novembre 2011 – Il maltempo, le catastrofi ambientali raccontate per immagini dai testimoni. Si chiama citizen journalism, il giornalismo partecipativo, dei cittadini, di coloro che assistono agli eventi più disparati riprendendoli prontamente grazie soprattutto ai telefonini, tutti ormai dotati di una videocamera interna. E’ accaduto così anche per il nubifragio che ha travolto la Campania nell’ultimo week end. Come a San Sebastiano al Vesuvio, dove le immagini riprendono una strada che si trasforma in un fiume in piena. Sullo sfondo i commenti dei presenti che raccontano le immagini. In un secondo video messo in rete, le riprese riguardano la zona portuale di Pozzuoli, in via Pergolesi, dove l’acqua ha completamente invaso la strada e i binari ferroviari. una devastazione ambientale raccontata dunque da chi è lì prima ancora dei cineoperatori professionisti e che diventa artefice di un’informazione dal basso, di chi la vive e la crea prima ancora di subirla. A Quarto nella provincia di Napoli l’acqua ha invece sommerso le auto mobili. Dai piani più alti le riprese amatoriali registrano il disastro, di un paese messo in ginocchio dalle piogge. L’ultimo video amatoriale è stato girato a Poggioreale, e riprende una zona residenziale trasformata in un lago. un quartiere vittima di incuria e pessima gestione dei territori e dell’ambiente, di cui gli utenti prontamente documentano i danni.
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